Ve lo immaginate un romano doc che va in aula con una Vespa 50 Special tutta bianca? Eccolo qua: Sebastiano Antinori è il nostro ospite per la rubrica dedicata ai clienti Velasca per capire i loro gusti e cos’hanno in testa. Di mestiere fa l’avvocato, tiene molto al suo stile e alla sua città. L’abbiamo intervistato vicino al suo studio in zona Prati, a pochi passi dalla Bottega di Roma.
Ciao Sebastiano, com’è la tua giornata da avvocato?
La mia giornata è sempre la stessa: arrivo al lavoro o a piedi o in Vespa; qui a Roma il tempo è quasi sempre bello. Mi occupo di diritto di famiglia, perciò passo generalmente la mattina in tribunale e il pomeriggio in studio.
Un posto a Roma dove ti piace passeggiare e uno per mangiare del vero romano?
Mi piace andare al parco ― Roma ne è piena, come Villa Pamphilj o Villa Borghese ― a leggere. Preferisco le trattorie tipiche rispetto ai ristoranti alla moda che nascono in fretta ma durano poco. Al Ghetto ― quartiere ebraico di Roma ― ci sono ancora diversi posti dove si mangia una buona cucina ebraico romana: un’osteria molto buona è Giggetto.
Dove andresti un weekend?
In inverno prediligo la Toscana, Capalbio e tutta la zona intorno a Pescia Romana. Per l’estate, invece, preferisco di gran lunga Sabaudia per il mare.
Parliamo di stile: come abbini le tue Velasca?
Amo molto le mie Derby, proprio per la loro storia: una scarpa che nasce sportiva ma che poi si è adattata anche all’abbigliamento più formale. Mi ha conquistato la loro versatilità: le posso mettere con il jeans come con il gessato.
Quell’accessorio che non può mancare mai?
L’orologio al polso: lo adoro. Non tengo molto ai brand famosi e che conoscono tutti: tutt’altro, sono per quelli vintage, da scovare.
Cos’è il buon gusto all’italiana?
Semplicità delle linee: ti consente di essere elegante e farti notare, senza però essere particolarmente vistoso.
Un personaggio italiano a cui ispirarsi e un film da rivedere?
Sono un romano doc: scelgo Vittorio De Sica, e l’inimitabile Marcello Mastroianni. Per il film, senza alcun dubbio consiglierei Amici miei del 1975.
Cos’altro avresti voluto fare da grande?
Sono nato per fare questo mestiere. Non avrei potuto fare nient’altro che l’avvocato: ho sempre pensato che sia parte di me.