I bagnini sono ancora i playboy della Riviera?

Author Matteo Todisco editor
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Calendar 14/08/2017
Time passed Tempo di lettura 3 min

Gli amori consumati tra (e dentro) le cabine (dove c’era sempre un materassino pronto), le effusioni in pineta, le passeggiate sul bagnasciuga a mezzanotte mano nella mano e i risvegli all’alba davanti alle onde. Dagli anni ‘60, sulle spiagge italiane c’è una figura ― a tratti fantastica, loro si definiscono “leader” ― che vigila sui bagnanti. È “il sacerdote dell’arenile”, l’uomo “maschio ma dolce”: il bagnino.

“Era tutto un percorso che ti caricava ed eccitava.
Ogni lasciata è persa”.

Dal lungomare lo riconosci subito perché ha, da sempre, un abbigliamento essenziale: costume da bagno corto sopra le ginocchia, canottiera e fischietto (immancabile). Qualche volta porta gli occhiali da sole e raramente anche il cappellino con la visiera. E, di solito, tutto rigorosamente in rosso.

A Million Steps

Con l’aiuto del racconto di Luca Legnani, produttore della nuova pellicola documentario di Fabio Paleari Bagnini & Bagnanti, vi portiamo dentro il personaggio un po’ romantico del latin lover delle spiagge della Riviera.

Una volta arrivavano “charter” di ragazze, tutte da conquistare: svizzere, austriache, tedesche, inglesi, norvegesi. Generalmente, loro erano molto più emancipate delle nostre. E, per la legge dei grandi numeri, rispetto a passare le giornate chiuso in ufficio, in spiaggia di donne passare se ne vedono molte di più. E in costume per giunta. Ma sono più disponibili all’effusione estiva le straniere o le italiane?

“Dagli anni ‘60 fino al 1985 le straniere vincono nettamente la partita. Pian piano il ruolo si è ribaltato e quelle più ‘facili’ oggi sono le italiane”.

Anche perché, con l’avvento degli anni Duemila, il turismo internazionale di massa è lentamente sceso nei numeri. E le straniere che scelgono le spiagge d’Italia come meta delle loro vacanze estive sono sempre meno.

Il bagnino lo incontri in due posti: sulla sua classica torretta a controllare bagnanti e, all’occorrenza, salvare gente in acqua; oppure sul suo pattino ― anche detto moscone, dipende dalle usanze della regione d’occorrenza. E pensare che, come ogni stagione, quest’anno si è tenuto il Palio del Pattino, una gara tra pattini, appunto, arrivata alla diciannovesima edizione.

A Million Steps

Per il film, in due anni Luca e Fabio hanno toccato le spiagge della Riviera ― da Alassio, Viareggio, Forte dei Marmi, Fregene, Ostia, Capocotta, altra costa: Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Milano Marittima, Cesenatico, Riccione, Cattolica – in cerca del “più playboy” tra tutti i bagnini.

“Una caccia all’ultimo dei bagnini per capire: cosa pensano i bagnini delle donne?”

Sulle note de I piccoli segreti degli uomini di Leo Pari ― colonna sonora del documentario e unico vero inno del bagnino ― sono andati di paese in paese a chiedere chi fosse il più grande latin lover della spiaggia. Per capire cosa ancora spinge questi uomini italiani, tra i 40 e gli 83 anni, a correre dietro alle donne. Ma per capirlo davvero bisogna guardare il film ― niente spoiler.

“Sono avventure: fai, dura un’oretta, poi ciao, ci si saluta e via”.

Quello che possiamo dirvi, invece, è che la storia più strana non è stata inserita nel film. Ed è quella di un bagnino che, dopo tanti anni di irriverente mestiere, ha deciso di farsi diacono e trasformare il suo stabilimento balneare in una sorta di chiesa sulla spiaggia. Ogni mattina celebra messa, e nell’aria dei giochi per i bambini c’è una madonna che li protegge ― dice ― da eventuali infortuni. È uno stabilimento rigorosamente cattolico.

A Million Steps

Guardando la cosa dall’altro lato, invece, quello delle donne, diverse sono le tecniche per attirare l’attenzione del bagnino. Ci sono quelle che ogni anno finiscono per passare dei momenti con uno diverso. Come li conquistano?

“Lei si apposta sotto la colonnina e rimane lì per giorni e, il penultimo giorno di ferie, dopo tre settimane, riesce sempre a concretizzare qualcosa”.

Nel corso degli anni, il bagnino ha visto cose che non si possono raccontare. Almeno non tutte, perché i segreti fanno durare le storie in eterno. L’idea erotica, ma anche romantica, delle estati passate con spensieratezza e rispetto, di un periodo lontano che (forse) non c’è più. Ma come si fa a saperlo? Il bagnino è ancora il playboy della Riviera?

Foto e trailer di ‘Bagnini & Bagnanti’, un film di Fabio Paleari (2017)
redits

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