Il Re dei tessuti si chiama Francesco Barberis

Author Federica Mappa contributor
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Calendar 03/04/2018
Time passed Tempo di lettura 3 min

Gentleman italiano, 45 anni, vestito di tutto punto e direttore creativo del lanificio biellese che vanta una tradizione di oltre 350 anni: stiamo parlando di Francesco Vitale Barberis Canonico.

Cresciuto con i valori guida della qualità e dell’eccellenza, Francesco Canonico ha imparato come i tessuti siano capaci di trasformare la natura in eleganza. La stessa che si trasmette tramite il portamento, lo stile, il modo di parlare. È come se ogni tessuto trasmettesse un modo d’essere e il loro accostamento riuscisse a rendere le sfumature della propria personalità.

Questa è una delle ragioni per cui Francesco, come tanti uomini di classe, predilige abiti su misura perché capaci di riprodurre in forma concreta la precisa immagine che si ha in mente di quel capo, permettendo, quindi, di ottenere il vestito esattamente come lo si desidera.

“Blazer blu di saglia, abito di flanella grigia, giacca di tweed e il Principe di Galles”.

Sono questi, secondo l’imprenditore biellese, i tessuti immancabili nell’armadio di un vero gentleman, quei classici che si sfoggiano con eleganza nelle diverse occasioni.

Classic with a twist è il motto che sembra meglio identificare la filosofia del direttore creativo che intende realizzare un capo classico ma con un tocco di eccentricità, come una riga sottile viola su un abito grigio molto formale. È quel dettaglio quasi impercettibile ma che ti rende unico e originale.

“Il segreto, nella sua azienda come nella sua vita, è avere grande rispetto del passato senza mai prendersi troppo sul serio”.

L’idea è semplice: si tratta di far tesoro dell’esperienza e il valore del passato e reinterpretarli e riattualizzarli attraverso nuovi canoni di peso e mano riuscendo nella propria missione, ovvero realizzare capi attuali anche se attingono alla tradizione vintage. I tessuti assorbono così tanti valori e significati da diventare modi di essere, profumi, persone, città. Ad esempio:

“Se Firenze fosse un tessuto sarebbe la nostra monolitica tela ritorta quattro capi in lana ventuno micron”.

Mentalità aperta, creativa e arguta, carattere schietto, di chi vuole arrivare subito al dunque. Abilità negli affari e testa da imprenditore da una parte, spirito libero e indole artistica dall’altra.

Nel tempo libero è stato spesso avvistato in sella alla sua Honda o a spassarsela con la musica jazz impugnando quella chitarra che è un po’ il simbolo della sua vena fantasiosa ed energica.

A Million Steps

È proprio questo forse che lo distingue dagli altri. Nonostante il suo background familiare gli aprisse davanti un futuro sicuro e brillante, Francesco Canonico non ha sempre sognato di condurre gli affari del lanificio.

A occupare i suoi pensieri, negli anni ’90, a Londra, dove si era trasferito per studiare economia, era la musica: il suo sogno, infatti, era diventare un musicista jazz. Ma a un certo punto qualcosa cambiò:

“Ho vissuto molti anni in Inghilterra, e adoravo guardare i politici indossare gessati. Incontrai un sarto in Inghilterra e da lì nacque la passione. Realizzai che mi interessava davvero, anzi, che amavo questo lavoro”.

È sulla base di tale consapevolezza che, ormai da anni, Francesco Canonico si fa fiero storyteller della tradizione della sua azienda familliare, portatore dei valori del “ben fatto all’italiana”, ed icona di stile per i gentleman dei nostri giorni.

Tra le sue missioni più importanti come direttore creativo rientra indubbiamente quella di trasmettere la passione e le emozioni che Francesco ed il suo team provano per i tessuti, gli stessi che rispettano, di cui conoscono il passato e ne modellano il futuro.

Di qui una serie di iniziative interessanti che dimostrano l’amore di Francesco per il bello e per l’eccellenza tutta italiana come l’inaugurazione del nuovo archivio-museo dell’azienda composto da milleduecento pezzi tra raccolte di tendenze e campionari commerciali e tecnici dal 1876 ad oggi.

“Un viaggio nella storia del costume di Italia, Francia, Scozia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti, una vera fucina non solo per i creatori di tessuti ma anche per gli stilisti”.

Tra gli altri progetti importanti che vedono protagonista “il Re dei tessuti”, lo showroom milanese, una sorta di club per gli addetti ai lavori, e il suo Tailor Tips, una serie di 12 video che raccontano, come in una favola, di quelle genuine e tradizionali, la bellezza dei tessuti cuciti a mano e degli abiti su misura che rendono il look autentico e personalizzato.

Francesco Vitale Barberis Canonico rappresenta la tredicesima generazione della famiglia alla guida del lanificio, ha ereditato una romantica tradizione e si impegna ogni giorno ad affermare e confermare l’identità storica dell’azienda, i valori di italianità, sartorialità, famiglia e sostenibilità insieme alla grinta innovativa e accattivante che rappresenta l’altra faccia, ugualmente indispensabile, della stessa medaglia.

Un prodotto d’eccellenza senza tempo ma anche all’avanguardia che solo gli italiani con il loro flair possono realizzare.

“Gli stranieri s’immaginano un’Italia idilliaca. Credono che mangiando il nostro cibo, assaporando i nostri vini e vestendo i nostri abiti si possano avvicinare alla cultura e sentirsi un po’ italiani anche loro. Per noi, questa è una grande fortuna”.

La sua è una precisa volontà di valorizzare la tradizione, il sigillo di garanzia dell’azienda, dandogli quel tocco in più. Detto con le sue parole:

“Classic with a twist”.

Foto in copertina e nel testo di Massimo Siragusa/Contrasto
redits

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