Bormio, Courmayeur, Madonna di Campiglio, Ponte di Legno: una “cinquina bianca” in grado di rigenerarvi dallo stress del lavoro. La fredda stagione è ormai alle porte e milioni di italiani sono pronti a programmare con largo anticipo le ferie natalizie, o di capodanno, sulla neve. Ma anche ad alta quota, ormai lo sapete, è necessario mantenere un certo stile.
Dopo essere stati in tribunale, in redazione e dietro la macchina da presa, adesso scendiamo in pista con voi. Certo, non pretendiamo lo stesso talento di Alberto Tomba ma non vorremmo nemmeno ritrovarvi in funivia vestiti alla Fantozzi con pantaloni di flanella e cappotto spigato.
Meglio forse vedervi in pieno dress code Paninaro, con il ritorno di fiamma per i mitici anni ’80, quelli della moda perennemente “griffata” tipica della Milano ambrosiana.
Sciare può essere molto divertente, si sa, ma senza l’attrezzatura giusta rischiereste di congelarvi o sudare troppo.
Ecco perché l’outfit dello sciatore deve seguire alcune regole, mantenendo un tocco di glamour che vi farà contraddistinguere anche in altura. Insomma, potrete rimanere dei fashion addicted anche sul circo bianco.
Diversi fattori influiscono nella scelta dell’abbigliamento giusto: il comfort, la funzionalità, la protezione dal freddo e il prezzo.
“I tempi delle calzamaglie sono finiti”.
Oggi le case produttrici di abbigliamento producono vestiti con materiali soffici e caldi allo stesso tempo, in grado di garantire una discreta comodità per tutta la giornata di sport.
Un completo da sci è generalmente composto da un intimo termico, da un secondo e terzo strato e da alcuni accessori extra, che poi in realtà si rivelano determinanti per non rimanere paralizzati dalle rigidissime temperature.
Ama il completo termico anche il mitico Robert Redford: l’attore statunitense, nonostante i suoi 82 anni, continua a frequentare le località sciistiche con una certa frequenza. A Park city, nello Utah, il pluripremiato attore ha addirittura creato un festival ad hoc coniugando il cinema e la passione per lo sci.
“Redford è capace di mantenere il suo stile anche in montagna: il look da cowboy cede il passo a uno stile più casual mentre la sua eleganza è senza confine”.
Certamente confermato, nel suo dress code, l’immancabile dolcevita, vero e proprio passepartout nel look di Redford: un capo jolly capace di contraddistinguerlo per decenni.
Redford non rinuncia mai al cappello, nemmeno ad alta quota. Poche persone lo indossano come lui: che sia uno Stetson, una sicilianissima coppola o un Fedora, qualunque modello gli sta bene.
“Eterni anche i suoi occhiali da aviatore: Robert ha letteralmente imposto la moda degli occhiali da pilota, adatti anche per la montagna. Un look vintage capace di donargli armonia e verve”.
Ma torniamo al vostro dress code sulla neve: il primo strato a contatto con la pelle è costituito dall’intimo termico. Optate per materiali ad alta capacità idrofoba, in grado di espellere l’umidità verso l’esterno della fibra, mantenendovi caldi e asciutti.
Il secondo strato è invece rappresentato da un pile pesante abbinato a dei sotto pantaloni caldi. Il terzo strato è quello più decisivo, perché ha funzione di proteggervi direttamente dagli agenti atmosferici: vento, freddo, acqua e neve, appunto.
Imprescindibile per la montagna l’impermeabilità: non partite nemmeno senza averlo messo in valigia. Ricordatevi, non deve essere troppo pesante: sciando si suda.
Come scegliere, però, il giubbotto? Considerate sempre che in caso di nevicata sottoporrete l’indumento, per almeno 3 o 4 ore, alle intemperie.
Se quindi una colonna di 5.000 mm dà sicurezze per le cadute, le battaglie a palle di neve e per una o due ore di nevicata, non lo darà sotto la pioggia o sulla neve molto bagnata. Per stare sicuri è quindi meglio orientarsi su valori minimi di 10.000 mm.
E andiamo agli extra, rappresentati da cappello e guanti termici. Chi vuole può sostituire il cappello con un casco e aggiungere uno scaldacollo o un pratico passamontagna. Sulla calza vi suggeriamo uno o due strati: dipende da quanto siete freddolosi.
Il principio, comunque, è quello di non essere troppo ingombranti sulla pista e avere dei movimenti fluidi.
“Sulle piste da sci fatevi riconoscere, cercate di distinguervi dalla massa”.
Sì ai colori accesi quali il giallo e l’arancio, promosso anche il rosso. Decisamente bocciati i capi color bianco: non dovete mimetizzarvi con l’ambiente circostante. Prendete spunto dalle indimenticate Vacanze di Natale (1983).
In conclusione, non dimenticate mai le regole fondamentali sulla neve: rispetto per gli altri, padronanza della velocità e dei movimenti (non avventuratevi in manovre che non sono alla vostra portata), rispetto delle segnaletiche e sosta solo nei casi strettamente necessari. La montagna vi aspetta, non fatevi trovare impreparati.