Poteva certamente succedere più in là con gli anni, e tu proprio non ci stavi neanche lontanamente pensando a questa eventualità. E, invece, è il momento di guardare in faccia la realtà: il tempo dei matrimoni è arrivato.
Sia che tu sia lo sposo, che il testimone di nozze, che un familiare (vicino o lontano, poco importa) o un invitato qualsiasi alla cerimonia ― gli imbucati non li possiamo ufficialmente contare ― e ci tieni tanto a fare bella figura davanti a tutti; ti sarà sorta la fatidica domanda:
Cosa mi metto?
E se sei un uomo ― un gentleman più che altro ― a cui piace davvero immaginare prima, e poi scegliere tutti gli abbinamenti possibili; la domanda che ti salterà in testa potrebbe non essere molto lontano da questa:
Ma che scarpe da cerimonia mi devo mettere?
Un gran respiro, prima di tutto, fa sempre bene. Dunque, tra tutte le scarpe eleganti che puoi metterti ― non siamo come le donzelle dove la scelta sulle scarpe da sposa tipo le ‘décolléte’, per esempio, può non vedere una fine ― la decisione andrà sul Giacalustra, calzata classica ― la famiglia è quella delle scarpe francesine ― nera liscia di pelle. Le scarpe le puoi prendere online, fine dei giochi.
Se pensi che però sia tutto finito qui, sei fuori strada. La questione è, in realtà, molto più intricata di così.
Tutto dipende, infatti, dalla tipologia di festa in questione: che sia un matrimonio classico nella chiesetta sperduta con una lista d’attesa decennale dei colli senesi, o uno più radical chic in spiaggia a Cabo San Lucas; il posto dove si terrà il matrimonio sarà fondamentale per la scelta delle tue scarpe da cerimonia.
Per non parlare del post-cerimonia, la parte della giornata che molti attendono. Ma andiamo con ordine.
Visto che, però, non possiamo sapere tutto, ma proprio tutto, alcune cose sugli abbinamenti giusti, cosa funziona con le scarpe e altre chicche, le abbiamo chieste agli italianissimi Lanieri, esperti degli abiti su misura.
Il matrimonio classico (chiesa o comune) è tra città e campagna
Il matrimonio classico si fa in città o in campagna; così come il pranzo, o cena che sia, post celebrazione. Sia che si tratti di un matrimonio religioso in chiesa, che civile in comune, parliamo di cerimonia classica. Quello che vede sposi, testimoni e invitati in un ambiente classico, appunto, e dove ci si aspetta di vedere abiti e scarpe classiche. Credete abbiamo rimarcato troppo il concetto di “classico”? Forse, ma è importante capire che, in una situazione del genere, sarebbe sensato andare su una delle scelte che lasci poco spazio alle domande.
Lo sposo
Ora dipende da te. Metà della faccenda è nelle tue mani ― per forza di cose non puoi controllare proprio tutto, e non puoi perdere tempo a pensare come vestirti. La decisione qui è per tutta la vita (si spera). E allora le variabili da valutare sono in base al tuo stile e al tuo modo d’essere.
E tu che sposo sei?
Sono uno classico
Se ti senti uno sposo classico, di quelli che vuole andare sul sicuro senza star lì troppo a pensare a tutte le varianti, a cosa pensano gli altri, o a cosa direbbe tua mamma; vai di Giacalustra: scarpa francesina se ce n’è una, nera e di pelle di vitello liscia. Non puoi sbagliare e nessuno verrà mai lì a chiederti: “ma perché?”
“Se si parla di cerimonia classica, e si terrà entro le sei di pomeriggio, lo sposo sceglierà un tight e di conseguenza è preferibile che anche i parenti e il testimone lo indossino”.
Sono uno dandy
Se, invece, hai lo spirito dandy intrappolato nella tua pelle e ti senti di appartenere a un’epoca dagli usi e profumi dell’èlite dei letterati di una volta, quella dei frequentatori dei café, dei sigari e della cultura, insomma, quella che non esiste più; se sei tutte queste cose insieme allora la tua scelta dovrebbe andare sul Cadregatt. È la nappina nera di vitello spazzolato. Lo sai che stai osando, mantenendo alto però lo stile, senza strafare.
Sono uno particolare
Di base ti senti un uomo classico, sei ancorato al presente e ti va bene così. Però hai quel qualcosa in più rispetto agli altri, vuoi attirare l’attenzione senza cadere nel fuori luogo. Pensa alla variante ricercata, particolare, delle scarpe francesine. Ecco allora che entra in gioco il Precìs, la versione semi brogue del Giacalustra.
Il testimone
Non tratteremo l’argomento del discorso del testimone di nozze perché ne abbiamo già parlato. Diciamo che ti è toccata una parte parecchio importante, che conserverai per tutta la durata del matrimonio. Non certo il tuo. Per quanto riguarda la scelta delle scarpe da cerimonia valgono le cose predette riguardanti lo sposo. Però, c’è sempre un però.
Sono anch’io un dandy
Se il tuo spirito è quello dandy, allora i minimi particolari contano, e anche molto. Verrai notato per il tuo fiocchetto in vista con un paio di Ranatt ai piedi, la belgian loafer dal carattere di una volta. E, anche se l’attenzione dovrebbe andare in direzione dello sposo, il testimone non è proprio l’ultimo dei presenti alla cerimonia. È un personaggio importante, il braccio destro di chi sta ripercorrendo, uno per uno, i momenti da non ancora spoasato.
Sono anch’io uno particolare
Se la massa ti sta stretta, e vuoi fare il testimone diverso, la doppia fibbia nera potrebbe essere la soluzione ai tuoi problemi. Stiamo parlando dell’Elegant. Non è per tutti, questo è sicuro: bisogna saperla portare. Ad ogni modo, quando rimani sul nero è davvero difficile sbagliare.
L’invitato
Vale tutto quello di cui sopra perché, in fin dei conti, lo sposo non si veste così diverso dal testimone, e il testimone è bensì un invitato, solo un po’ più speciale. Ma, può dare un tocco di autostima netto in più e andare su delle scarpe eleganti con un carattere prepotente. È il Cumenda, fa parte della famiglia delle derby e il tuo intento sarà quello di farsi notare, con un po’ di arroganza ma con stile.
“L’invitato, poi, potrà optare per un classico completo blu scuro (se in estate è consigliabile in fresco lana) o potrà osare con un luminoso abito grigio (magari in lana misto seta), dal gusto sartoriale”.
E se dovesse piovere?
Non farti trovare impreparato. Lo sai che “non ci sono più le stagioni di una volta”, “le cose cambiano” e altri clichés pronti per essere estratti dal “cappello del mago”. Se dovesse venir giù l’acquazzone durante il ricevimento al ristorante fuori porta, tutti belli apparecchiati e vestiti a modo, hai bisogno di una scarpa pronta a tutto. Stesso discorso vale se è inverno, potrebbe non scendere solo acqua.
La suola in gomma è quello che ti serve, per non scivolare davanti a tutti i parenti e/o amici e immortalare questo momento nelle menti di tutti gli invitati (e addetti ai lavori). Parliamo del fratello in gomma del Giacalustra ― l’Esclusiv ― e dell’equivalente del Precis, il Capètt. Poi ecco, anche un ombrellino lo porterei.
Il matrimonio alternativo è in spiaggia
La tradizione non è sempre cosa, e la voglia di trasgredire, di andare contro le regole più convenzionali, può avere la meglio. La cerimonia si fa in spiaggia a Cabo in Messico, con pochi invitati. Una celebrazione per gli amici più intimi. Convincere i genitori, o i nonni, a venire in spiaggia per il tuo matrimonio potrebbe essere non così facile. Ma alla fine cederanno, perché è il matrimonio.
Cala il tramonto, le candele poste s’illuminano sulla distesa di sabbia, e qualcuno inizia a farsi venire una lacrimuccia. Ci siamo.
Lo sposo, il testimone e l’invitato
Se sei lo sposo, potresti aver deciso il luogo dove ti stai per sposare. Ma molto probabilmente no, lo avrà deciso lei (o lui). E tu, per amore, avrai detto “Ok, mi sembra una grande idea”.
“È l’occasione ideale per un total look in lino, con abito due pezzi nei toni del beige. Oppure uno spezzato con chinos chiari e blazer doppiopetto grigio in lino misto seta. Al bando calzini e cravatte per lasciare posto a panama e occhiali da sole”.
Se sei il testimone, o un semplice invitato, è inutile dire che la decisione non è dipesa da te. E, anche se a un primo pensiero non ti è sembrata l’idea del secolo, in realtà, l’idea di uscire dagli schemi ti ha fatto pensare. In positivo.
Eccoci qui, dunque, con i piedi nella sabbia prima di pronunciare (o ascoltare) il fatidico “Sì”.
Con un abito di lino beige (o color panna) vivrai il matrimonio dei tuoi sogni come quello che si vede nei film. Ai piedi non andrei con delle scarpe super eleganti. Vai, invece, sia con dei mocassini coi gommini ― Borghés ― ma, addirittura, puoi anche presentarti scalzo alla cerimonia. È il matrimonio alternativo, no?
Cosa evitare alla cerimonia
Le situazioni in cui potresti trovarti a una cerimonia sono, in realtà, molteplici e possono diventare davvero estreme. Bello il matrimonio su un jet privato affittato apposta per l’occasione sui cieli dell’Indonesia, ancora più bello forse sposarti sott’acqua, con le bombole e la muta nella barriera corallina nel nord est d’Australia. Alcuni vanno in mongolfiera o su uno yacht a mare aperto. Tutto molto creativo, davvero, ma, in tutti questi casi, dovrete cavarvela da soli.
Quello che, invece, possiamo fare è dirvi cosa assolutamente non potete sognarvi di mettere ai piedi. Prima di tutto, scordatevi le scarpe con la punta quadrata, un orrore. A un evento del calibro di una cerimonia non si può fare.
In linea generale, non uscite mai dal color nero per le vostre scarpe classiche, a meno che non vogliate andare sul testa di moro nel caso di matrimonio non formale. Fidatevi, avrete bisogno di uno spezzato.
“La pochette, ovvero il fazzoletto da taschino, non va mai abbinato alla cravatta o al papillon”.
Nella scelta delle calze non si può andare sui colori fantasia. Davvero non è il caso. La calza dev’essere blu o, al massimo, grigio antracite. La lunghezza giusta è quella appena sotto il ginocchio ― altre semi lunghezze, fantasmini o simili, sono da evitare; così come le calze di spugna: no grazie.
I consigli, quello a cui non hai pensato
Lasciamo stare l’addio al celibato che è un discorso a parte. Ma mettiamo che, dopo la proclamazione della cerimonia, tutti gli invitati vengono spostati verso il post-cerimonia, fuori porta, in una villa in campagna. Sei a conoscenza che hai degli amici ricchi ― alcuni di loro hanno due nomi e due cognomi, e ti hanno sempre portato a fare le vacanze con i loro genitori in posti assurdi ― e sai che anche il livello degli invitati al matrimonio sarà di tutto rispetto.
Si entra nelle macchine, e ci si sposta in direzione fuori città. Tu sei tranquillo, perché hai già scelto l’abito giusto abbinato alla migliore scelta di scarpe eleganti che un uomo possa fare. Ma non hai pensato alle variabili, molte.
Tutti in piscina
Vista la levatura dei tuoi amici, è molto probabile che abbiano una mega piscina sperduta nei vari ettari di terreno che circondano la villa. È estate, e lo champagne non mancherà certo a un post-matrimonio. Ti consigliamo di metterti un costume da bagno sotto l’abito, al posto dei boxer. Ti salverà la giornata, e tutto il divertimento annesso. Ma non sarà l’unica cosa a salvarti.
Sia che ti lanceranno in piscina, che dia acquazzone in arrivo, mettere sia lo smartphone che il portafoglio in un sacchettino di plastica impermeabile apposito, con la chiusura ermetica, sarà una gran bella mossa. Tra l’altro, spiazzerai tutti con la tua creatività e intelligenza perché è molto probabile che nessuno ci abbia pensato.
Che accessori vanno?
Per quanto riguarda le tue stupende scarpe da cerimonia, il consiglio più spassionato è pulirle bene, curarle come si deve passandoci del lucido, e magari indossarle anche qualche giorno prima per ammorbidirle (a meno che tu sia lo sposo).
Se ai piedi hai o Elegant o Cadregatt, poi, con le bretelle potresti veramente svoltare. È quel colpo in più, destinato a pochi. Occhio però che il ‘colpo’ potrebbero fartelo gli altri, tirandoti le bretelle come una frusta nella schiena.
“Se non ti capita spesso di indossare dei gemelli, questa è l’occasione giusta. Conferiscono istantaneamente un tocco di raffinatezza e ricercatezza all’outfit. Il fazzoletto da taschino? Mai dello stesso colore della cravatta. In lino e bianco è perfetto”.
Sì, puoi anche metterti la pochette nel taschino, per aggiungere quel tocco di classe e raffinatezza che è davvero ammirabile. Attento però che, come per le bretelle, le pochette possono far rinascere scherzi infantili, quelli più nascosti. Qualcuno lo potrebbe usare per soffiarci il naso, qualcun altro come tovagliolo. Ma magari ti andrà bene, e nessuno oserà toccarti la tua bella pochette. Passiamo però a un’altra ultima chicca:
“La cravatta è indispensabile, se in seta. Evita colori sgargianti o fantasie eccentriche, ma opta per le nuance del grigio o blu. Farà caldo e arriverà il momento in cui ti balenerà nella mente l’idea di toglierla ed infilarla con nonchalance in tasca. Ti è concesso, ma dopo il taglio della torta”.
A questo punto, hai tutti gli strumenti a disposizione per presentarti al matrimonio ― che tu sia lo sposo, l’invitato o il testimone ― nel modo migliore, senza sbagliare scarpe né abbinamenti, in base al tuo modo d’essere e alla location della cerimonia. Ci sei. Ricordati che, quel giorno, quello che conta di più è divertirsi, sempre.